Comparando i dati EBAP ( e i decennali ISTAT) e la relazione dell’ Ires 2018 per il Piemonte, il dato che emerge è che la crisi, iniziata nel 2007, deflagrata nel 2008, ha colpito negli ultimi seì anni, indistintamente la piccola e media impresa ma soprattutto quella artigiana. Infatti dal 2010 al 2017 si è avuto un calo del 4% delle PMI e del 12,4% delle imprese Artigiane : Andamento analogo si verifica nella diminuzione dei posti di lavoro. I dipendenti nelle PMI diminuiscono del 6,6% mentre nell’artigianato del 13,3%. Dal 2010 al 2013 la crisi si evidenzia in maniera forte e si attenua nel periodo 2013- 2017 con una ripresa di fiducia verso il mondo istituzionale e per le leggi varate dai governi, Le imprese passano da 346.218 nel 2010 a 330.949 nel 2016 Le imprese artigiane da 113.201 nel 2010 a 99.106 nel 2016 Il totale dei dipendenti da 1.407.417 nel 2010 a 1.313884 nel 2016 I dipendenti dell’artigianato da 269.000 nel 2010 a 223.591 nel 2016 Il peso delle imprese artigiane sul totale in Piemonte e’ del 30% e del 18% per quanto riguarda i dipendenti con un peso elevato nel settore delle costruzioni e poi , in misura minore , nel settore manifatturiero e nel commercio ingrosso e dettaglio- Se si disaggregano i dati per classi dimensionali si nota un dato in controtendenza , discordante ma positivo cresce l’occupazione del 25,5%, nelle aziende artigiane tra i 20 e 50 addetti nel periodo 2013 2016. Il dato negativo è che gli addetti di questa classe rappresentano il 2,8% mentre l’82,4% è collocata nella classe fino a 10 dipendenti. Nel settore artigiano negli ultimi 10 anni si manifesta un fenomeno vistoso, diminuiscono i dipendenti e aumentano gli addetti indipendenti ; il rapporto è di 2 a 1 .Nella Regione il numero delle Imprese guidate dalle donne è sempre più alto. Nella Regione le Imprenditrice sono 110.000. Tutti gli studi affermano che gli ambienti professionali, con una forte presenza femminile, sono più efficenti. e che rappresenta il principale investimento che una società può compiere per garantire stabilità e sviluppo aziendale.
Per quanto riguarda Torino e Provincia delle 65.000 imprese artigiane oltre 10.000 hanno un titolare straniero e altri 20.000 sono cotitolari o amministratori.
Interventi a favore delle imprese Legge di Bilancio 2019 e Decreto Crescita
La legge di Bilancio ha avuto un iter tortuoso, per le errate previsioni di inizio legislatura, tanto da richiedere la revisione del quadro macroeconomico e degli obiettivi di finanza pubblica, che si è concluso con l’approvazione di un maxi-emendamento del Governo a ridosso della fine dell’anno. Sono state reintrodotte norme, fatte dal precedente governo prima cancellate, come quella del superammortamento che è una misura per accelerare gli investimenti in un momento di stagnazione e recessione. Misura necessaria per il miglioramento della produttività. Era stata cancellata all’insediamento del nuovo governo giallo/verde in maniera ideologica, ritenuta un regalo alle imprese e causando danni irreparabili nella fiducia degli imprenditori che impiegheranno tempo per riappropiarsi dei nuovi incentivi.
Le previsioni di crescita riviste al ribasso, a causa delle peggiorate condizioni della congiuntura mondiale e dal calo della fiducia degli operatori, ha obbligato il Governo a ridurre alcuni capitoli di spesa e individuare nuove coperture per portare avanti i due provvedimenti simboli della loro campagna elettorale. quota 100 e reddito di cittadinanza. Il testo finale della legge di Bilancio contiene, in ogni caso, molteplici interventi favorevoli agli artigiani e alle piccole e medie imprese, accogliendo molte delle proposte delle organizzazioni datoriali e in particolare dal coordinamento delle imprese e delle associazioni del commercio e dell’ artigiane in particolare la CNA che rivendica la paternità di alcuni provvedimenti attuativi: – l’incremento dal 20% AL 50% nel 2019 e all’80% dal 2020 la deducibilità IMU sugli immobili strumentali – riduzione del 30% tariffe INAIL – proroga detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica, ristrutturazione edilizia, acquisti mobili e bonus verde, semplificazione delle autorizzazioni sui limiti di densità edilizia, altezza e distanza tra edifici, con meccanismi di silenzio- assenso in caso di mancato riscontro della Sopraintendenza, per gli interventi di demolizione e ristrutturazione Edilizia nei centri storici e nelle zone già totalmente o parzialmente edificate. – — Tempi di pagamento per le imprese e disciplina riporto delle perdite nel regime per cassa Le società, nel bilancio sociale, dovranno dare evidenza dei tempi medi di pagamento delle transazioni effettuate nell’anno, con obbligo di indicare il valore dei pagamenti avvenuti oltre i termini massimi stabiliti dal dgs n 231/2002 – – proroga Nuova Sabatini con incremento da 2 a 4 milioni il finanziamento agevolato per singola impresa – proroga 15 anni concessioni demaniali marittime – proroga decontribuzione assunzioni con contratto di apprendistato – blocco dell’aumento IVA 2019 – riduzione accise microbirrifici -proroga voucher credito d’imposta formazione 4.0 – reintroduzione del Super ammortamento per imprese e professionisti pari al 130% del costo di acquisto per gli investimenti in beni strumentali nuovi (esclusi i veicoli) tra il 1 aprile 2019 e il 30/6/2020 -proroga incentivo occupazione mezzogiorno -innalzamento soglia per l’affidamento diretto negli appalti pubblici da 40 a 150 mila euro -innalzamento della soglia dell’obbligo di ricorso al MEPA da 1.000 a 5.000 euro -Estensione del regime forfettario al 15% fino a 65.000 euro di ricavi – Aliquota IRES ridotta dal 24 al 22,5% nel 2019,21,5% nel 2020 e fino al 20% nel 2022 su utili reinvestiti per l’acquisizione di beni materiali, strumentali e per l’incremento dell’occupazione – – – proroga e modifica alla disciplina del credito d’imposta per ricerca e sviluppo – i voucher per l’acquisto di prestazioni di consulenza manageriale – incentivi al conseguimento patente per giovani conducenti autotrasporto — cedolare secca per locazioni di immobili ad uso commerciale con aliquota al 21% – Aggregazioni fra imprese Riproposto il bonus per le aggregazioni fra le imprese già previsto dal dl n5/2009 . Fino al 2022 consentito il riconoscimento fiscale gratuito del disavanzo da concambio che emerge da fusioni, scissioni o conferimenti d’azienda. -Welfare giovani professionisti Le casse di previdenza dei professionisti potranno effettuare forme aggiuntive di tutela al reddito, assistenza e welfare, tra cui pollizze sanitarie ne e integrative, ospitalità in case di riposo, tutela per la maternità e genitorialità, mutui agevolati, prestiti d’onore ecc.. — Marchi storici di interesse Nazionanazionale per i marchi registrati da almeno 50 anni. previste misure per la salvaguardia delle aziende titolari di tali marchi e dei relativi livelli occupazionali, disincentivando la delocalizzazione.
Una politica economica che non si esaurisce, però, nelle limitate risorse di una manovra di bilancio, e nel decreto crescita, ma che deve trovare nutrimento nel riequilibrio tra investimenti e spesa corrente, nella riduzione della burocrazia, nello sviluppo della conoscenza e della ricerca, con investimenti a sostegno dell’innovazione di processi e dei prodotti, nel presidio della legalità e in tutti i fattori che riducono il potenziale di crescita dell’economia italiana . C’è bisogno di un complesso d’interventi che muove dalla necessità di ridurre in primis, il Debito Pubblico, di favorire le grandi opere di infrastrutturazione del paese, tenendo fede agli impegni internazionali assunti, dai precedenti governi come la TAV, Ci vuole una consistente riduzione della pressione fiscale su imprese e lavoro con la riduzione del cuneo fiscale. Facilitare l’accesso al credito e ai mercati pubblici delle piccole imprese